La musicoterapia vocale secondo il metodo Vocal Harmonics in Motion
La musicoterapia vocale si configura come una pratica multidisciplinare, che offre un approccio innovativo e terapeutico che si estende attraverso i diversi livelli dell’esperienza umana.
Nel presente articolo, esploreremo in maniera approfondita gli aspetti fisici, energetici, emotivi, simbolici e transpersonali della musicoterapia vocale, contestualizzandoli in un quadro teorico che integra elementi di psicologia, neuroscienze, terapia del suono e musicoterapia.
Nella mia personale visione la musicoterapia vocale (MV) agisce su diversi livelli.
Livello Fisico: connessione tra suono e materia
La MV, nel suo rapporto con il livello fisico, si concentra sulla percezione e interpretazione delle vibrazioni sonore nel corpo umano. Attraverso tecniche specifiche, il terapeuta guida il paziente alla consapevolezza delle sensazioni corporee generate dal suono, favorendo una connessione profonda tra la voce/corpo/movimento. Questo approccio è ancorato nei principi della propriocezione e fornisce un terreno fertile per esplorare l’interazione tra la percezione sensoriale e la produzione vocale.
Livello Energetico: pulsazioni sottili e flusso
Spostandoci al livello energetico, la MV si propone di esplorare flussi sottili di energia correlati al suono vocale. Questo approccio, derivato da tradizioni antiche (medicina tradizionale cinese, Qi gong, pranayama, arti marziali) e integrato con prospettive moderne sulla fisica delle vibrazioni, mira a favorire una comprensione più profonda delle dinamiche energetiche intrinseche alla voce umana. Tale esplorazione può contribuire alla gestione e all’armonizzazione di questi flussi, fornendo un potenziale impatto terapeutico sul paziente.
Livello Emotivo: espressione e gestione delle emozioni
Sul piano emotivo, la MV assume un ruolo significativo nella facilitazione dell’espressione e gestione delle emozioni. Attraverso l’analisi delle modalità espressive della voce, il terapeuta può guidare il paziente nel riconoscimento e nell’elaborazione di stati emotivi complessi. Questa dimensione dell’intervento terapeutico si collega strettamente alle teorie della psicologia dell’espressione emotiva , della teoria polivagale, della musicoterapia clinica e contribuisce all’espansione delle strategie terapeutiche per affrontare disturbi emotivi.
Livello Simbolico: la voce come linguaggio simbolico
In questo livello, la voce si configura come un linguaggio simbolico che trasporta memorie, immagini e ricordi. Questo approccio, ispirato dalle prospettive della psicologia analitica e della psicologia della mente inconscia, fornisce uno strumento unico per esplorare il significato simbolico attribuito alla voce dal paziente. La MV diventa, quindi, un mezzo attraverso il quale emergono e vengono affrontati contenuti simbolici che contribuiscono alla comprensione del sé e della propria storia personale.
Livello Transpersonale: esplorazione delle dimensioni trascendenti
L’aspetto transpersonale della MV, si occupa delle dimensioni intuibili, delle visioni, degli aspetti spirituali, degli insight che emergono durante l’esperienza vocale. Questo livello integra concetti dalla psicologia transpersonale e dalla ricerca sulla coscienza, offrendo uno spazio per l’esplorazione di esperienze che superano i confini dell’individuo e aprono prospettive di crescita e consapevolezza.
Biofeedback: connessione tra fisiologia e suono
Una componente rilevante nel contesto della musicoterapia vocale è l’utilizzo del biofeedback. Questo processo consente al paziente di acquisire consapevolezza delle proprie funzioni fisiologiche: attività cerebrale, funzione cardiaca, respirazione e attività muscolare, durante l’atto vocale. L’integrazione di queste informazioni fornisce una base per la modulazione volontaria delle risposte fisiologiche, consentendo al paziente di sviluppare una maggiore consapevolezza e controllo sulla propria esperienza corporea e vocale.
Bioresistenza: gestione dei pattern fisiologici cronicizzati
Il concetto di bioresistenza, che descrive la conservazione di stati fisiologici, emotivi e mentali spesso cronicizzati e limitanti, costituisce un aspetto chiave della MV. L’analisi e la gestione di questi pattern, mediante l’uso mirato della voce e dell’ascolto attivo, rappresentano un’area di intervento terapeutico che mira a liberare il paziente da schemi disfunzionali e a promuovere la flessibilità psicofisica.
Approfondendo il ruolo della voce nella terapia, emerge la sua rilevanza nella comunicazione terapeutica e nella diagnosi. La qualità della voce, sia del terapeuta che del paziente, diventa uno strumento di indagine prezioso. Attraverso l’analisi delle caratteristiche vocali, si possono raccogliere informazioni utili per comprendere la condizione emotiva e psicologica del paziente, ampliando così la portata della valutazione diagnostica. La voce diventa uno strumento terapeutico nella gestione dello stress, dell’ansia e di altre difficoltà emotive. L’applicazione di tecniche vocali specifiche mira a modulare le risposte fisiologiche e neurovegetative, offrendo al paziente strategie efficaci per il miglioramento del benessere personale. L’ascolto attivo e l’ancoraggio alla voce, nel contesto della MV, costituiscono le fondamenta della relazione terapeutica. La capacità di ascoltare e rispondere in modo attivo alla voce del paziente, insieme alla consapevolezza e all’uso intenzionale della propria voce da parte del terapeuta, contribuisce a creare un ambiente terapeutico sicuro e facilitante nel percorso di crescita personale.
La voce si rivela preziosa anche nelle situazioni di crisi, dove può essere impiegata come un efficace strumento sonoro per la gestione del trauma. Utilizzando specifiche modalità vocali, il terapeuta può contribuire a calmare e rassicurare il paziente, offrendo un sostegno immediato durante momenti di forte stress emotivo.
In conclusione, la MV si configura come un approccio terapeutico ricco e complesso che abbraccia molteplici dimensioni della voce umana. Integrando conoscenze provenienti da discipline diverse questo campo offre un’ampia gamma di strumenti per promuovere il benessere e la crescita personale attraverso l’esplorazione e l’uso consapevole della voce.”
Lorenzo Pierobon 2024 ©
dalle 14 alle 18
Tutte le date: 23 marzo 2024 – 11 maggio 2024
Studio Clematis via Lorenzo di Credi 20 Firenze
SUONI DELL’ANIMA-L’ESSENZA NASCOSTA DELLA VOCE
laboratorio di canto armonico, ricerca e sperimentazione vocale con Lorenzo Pierobon.
Il percorso è finalizzato all’apprendimento del canto armonico, alla ricerca vocale e alla sperimentazione attraverso lo strumento “voce”, mezzo potente ed efficace per il benessere globale della persona, in grado di liberare tensioni, blocchi, stress e ristabilire armonia. Un viaggio nel magico e misterioso mondo della voce per scoprirne tutte le possibilità , non solo dal punto di vista artistico, ma anche e sopratutto dal punto di vista spirituale ed energetico.
VISUALIZZA QUI IL PROGRAMMA DETTAGLIATO
info: cantoarmonicofirenze@gmail.com cell. 3402843870
VOICELAB laboratorio di ricerca e sperimentazione vocale
il martedi con cadenza quindicinale dalle 20:30 alle 22:30 presso BB STUDIO via montelungo, 18- Monza 19 marzo
pierobon.lorenzo@gmail.com
Attraverso questo percorso entrerai in contatto con nuovi spazi liberi da condizionamenti e giudizio, farai esperienza di libertà e bellezza, insieme al gruppo svilupperai empatia e coltiverai i tuoi talenti.
Un percorso completo che utilizza la voce come mezzo per un viaggio nell’universo del suono e della vibrazione, utilizzeremo supporti audio e video, ascolti musicali mirati e meditazione sonore con l’ausilio di strumenti musicali. Il corso è finalizzato all’apprendimento del canto armonico, alla ricerca vocale e alla sperimentazione attraverso lo strumento “voce”. Per integrare questo percorso vi sarà la possibilità di partecipare a seminari mensili, incontri individuali, seminari residenziali.
alcuni degli argomenti trattati:
La danza del respiro
L’alchimia della Voce
Voce e archetipi
Voce e movimento
Canto armonico e mantra
Voce e intenzione
La voce estatica
Universo sonoro e fisica quantistica
Geometria sacra
Nel mondo del canto, della musicoterapia e delle ricerche sperimentali riguardanti la voce, emerge una connessione affascinante tra la voce umana e il concetto di “Zero Point Energy” mutuato dalla fisica quantistica. Si riferisce all’energia minima che una particella subatomica può avere, anche quando è a temperatura assoluta (0 Kelvin, -273,15°C). Questo significa che anche nello stato di riposo più completo, le particelle continuano a vibrare a una certa energia di base, chiamata appunto energia del punto zero (ZPE), questo è un concetto affascinante, poiché suggerisce che il vuoto apparente non è completamente privo di energia, ma piuttosto traboccante di fluttuazioni quantistiche. Questa idea è stata oggetto di studi e discussioni nel contesto della teoria quantistica dei campi e ha importanti implicazioni in diverse aree della fisica.
Per comprendere appieno la connessione, tra voce, canto e ZPE esploriamo come le vocali e i simboli possono diventare un ponte tra la dimensione fisica e quella spirituale. Le vocali, sono le fondamenta del linguaggio e del canto, e possono assumere un significato simbolico profondo. Nella mia pratica, ho associato la vocali “u” e “i” a concetti specifici: “u” rappresenta la terra, l’energia femminile e l’orizzontalità, mentre “i” simboleggia il cielo, l’energia maschile e la verticalità. Questa distinzione tra materia (rappresentata dalla linea orizzontale) e spirito (rappresentato dalla linea verticale) è una visione comune a molte tradizioni spirituali. La linea orizzontale rappresenta la solidità della materia, mentre la linea verticale simboleggia l’ascesa verso lo spirito. Là dove queste due linee si intersecano, si crea un potente simbolo: la croce. Questa intersezione rappresenta il punto in cui materia e spirito si incontrano e si bilanciano. Al centro, nella mia personale visione, sorge l’energia del punto zero (ZPE), ovvero il raggiungimento dello stato di “presenza”, è possibile trovare alcune correlazioni tra questo punto specifico e i concetti legati a una visione spirituale:
Un’altra simbologia interessante da prendere in considerazione per spiegare meglio questo centro di “presenza “è l’occhio del ciclone. Mentre tutto attorno a esso è turbolento e caotico, l’occhio offre un rifugio temporaneo di serenità. Questa zona di quiete è creata dal contrasto tra i venti convergenti che lo circondano, creando un equilibrio al centro della tempesta.
La correlazione tra ZPE e l’occhio del ciclone risiede nella loro rappresentazione di equilibri nelle dimensioni opposte dell’universo.: l’equilibrio del microcosmo, presente a livello subatomico, e l’equilibrio del macrocosmo, riferito a un fenomeno meteorologico, entrambi ci ricordano che l’equilibrio è una qualità intrinseca dell’universo, sia nell’infinitamente grande che nell’infinitamente piccolo. Questa correlazione può essere vista come un invito a riflettere sulla profonda interconnessione tra tutti gli aspetti dell’universo, dall’energia primordiale delle particelle subatomiche alla calma apparente nel cuore della tempesta. Tuttavia, è importante sottolineare che queste correlazioni sono interpretazioni personali e filosofiche. La fisica quantistica e la spiritualità operano in ambiti molto diversi, ma anche molto simili, questo non impedisce, di trarre ispirazione da tali concetti per la propria esplorazione personale e ricerca spirituale.
La connessione tra voce e ZPE suggerisce un equilibrio armonico tra la manifestazione fisica e la dimensione spirituale. Quando cantiamo, possiamo sperimentare questo equilibrio, creando un ponte tra il mondo materiale e regno spirituale. Il canto delle vocali diventa un mezzo per esplorare la profondità della nostra esistenza, una pratica che riflette il nostro desiderio di connettere materia e spirito. La ZPE si trova al centro di questa esplorazione, rappresentando l’equilibrio, la calma e la convergenza tra questi due mondi.
Lorenzo Pierobon 2023 ©
La musica ha il potere di toccare le corde più profonde dell’animo umano, un ponte che collega emozioni, pensieri e stati d’animo. La musicoterapia, un campo in continua crescita, sfrutta questa capacità innata del suono per promuovere il benessere mentale, emotivo, spirituale e fisico delle persone.
Il metodo”VHM (Vocal Harmonics in Motion) offre un approccio unico e innovativo nell’uso terapeutico della musica, della voce e del suono. Questo approccio si basa sull’idea che la musica sia uno strumento di comunicazione primordiale e che sia possibile utilizzarla per accedere a parti profonde dell’individuo che possono essere difficili da esprimere verbalmente.
Principi Fondamentali:
I pazienti sono incoraggiati a esprimere se stessi attraverso la musica senza restrizioni, creando un ambiente di libertà espressiva e creativa.
Benefici
Lorenzo Pierobon 2023
Un concerto speciale, per un evento speciale, in un luogo speciale. Un rituale sonoro.
Harmonics Art Ensemble live nel bosco di Montallegro ore 22
info e dettagli in via di definizione.
La musicoterapia, la Voce, il suono sono territori vasti che non finiremo mai di esplorare e di conoscere a fondo, ecco perché sono molto importanti la ricerca e la formazione continua. Nel mio percorso professionale ho sempre cercato di inserire competenze tecniche, e conoscenze derivanti da altri settori, a volte da mondi completamente opposti. Questo mi ha permesso di creare un metodo di lavoro molto flessibile e versatile, ma soprattutto multidisciplinare. Il settore di ricerca delle neuroscienze è la nuova frontiera, il contenitore a cui attingere per completare le conoscenze e rimodularle per farle entrare a pieno diritto nel mondo delle terapie artistiche e musicali.
In particolare mi riferisco alla “teoria polivagale”, la quale presuppone che le memorie traumatiche non elaborate, ci impediscono la connessione con gli altri e con il mondo, di sviluppare relazioni sociali sane e appaganti, di vivere in uno stato di completezza e serenità. Le ricerche di Porges, sottolineano come il sistema nervoso legato al nervo vago possa creare una gerarchia di stati diversi a cui corrispondono altrettante reazioni:
dorso vagale ( freezing), simpatico ( fight or flight), ventro vagale (Flow). Muoversi in maniera fluida attraverso questi tre stati è “il gioco della vita”.
La teoria polivagale, il canto armonico e la musicoterapia sono approcci terapeutici che possono influire positivamente sulla regolazione del nervo vago. La teoria polivagale di Stephen Porges ha evidenziato l’importanza del nervo vago nella regolazione delle risposte da stress e nella promozione del benessere, si basa sul concetto che il sistema nervoso autonomo sia composto da tre sottosistemi, ognuno dei quali è associato a diverse risposte fisiologiche e comportamentali. Il nervo vago, è il responsabile della regolazione dello stato di calma, della connessione sociale e dell’attivazione del riposo e della digestione. Quando il nervo vago è attivo, il corpo può raggiungere uno stato di rilassamento profondo e di equilibrio emotivo.
Il canto armonico:
Il canto armonico è una tecnica vocale che prevede la produzione simultanea di più suoni vocali. Durante questa pratica, l’esecutore sfrutta le cavità di risonanza per creare una serie di armonici sovrapposti alla voce principale. Questa tecnica è stata utilizzata da secoli in diverse tradizioni musicali e spirituali per scopi terapeutici e di meditazione. Il canto armonico può stimolare il nervo vago, contribuendo a promuovere una sensazione di calma, riduzione dello stress e benessere generale.
La musicoterapia:
La musicoterapia è una forma di terapia che utilizza la musica e elementi sonoro-musicali per promuovere il benessere fisico, emotivo, cognitivo e sociale delle persone. Durante le sessioni di musicoterapia, il terapeuta utilizza strumenti musicali, la voce e selezioni di brani musicali per creare un ambiente terapeutico sicuro e favorire la comunicazione, l’espressione delle emozioni e il rilassamento. La musica, può influire sul sistema nervoso autonomo e attivare una risposta emotiva e fisiologica di benessere, grazie anche alla stimolazione del nervo vago.
Di seguito alcuni possibili effetti derivati dalla combinazione delle tecniche descritte
La combinazione della teoria polivagale, del canto armonico e della musicoterapia possono offrire un approccio terapeutico completo per la regolazione del nervo vago e il miglioramento del benessere generale. L’integrazione di queste pratiche nella routine quotidiana può fornire strumenti preziosi per affrontare lo stress e per il mantenimento di uno stato di salute ottimale.
Esistono tecniche e strumenti che favoriscono la regolazione degli stati e la transizione fluida tra di essi: il respiro, il suono, la musica e la Voce, possono essere a tutto diritto considerati “flow triggers”. La teoria polivagale chiarisce i meccanismi sottili che sottendono alla musicoterapia e all’utilizzo della Voce in ambito terapeutico, e fornisce risposte scientifiche ai risultati che si ottengono attraverso questi strumenti, in particolare ha fornito una nuova chiave interpretativa ai fenomeni che ho osservato in oltre 20 anni di attività e dato un nuovo impulso alle mie ricerche nel settore. Ecco perché la Voce, il suono e la musica continueranno ad essere la parte più importante del mio lavoro, in ambito didattico, terapeutico e di ricerca.
©Lorenzo Pierobon 2023
L’importanza della visualizzazione nelle tecniche vocali secondo il metodo Vocal Harmonics in Motion
Il canto è un’arte che coinvolge non solo la nostra voce, ma anche corpo, mente e spirito. Mentre molti cantanti si concentrano sulla tecnica vocale e sull’allenamento fisico, un aspetto spesso trascurato è l’importanza della visualizzazione. La visualizzazione è una tecnica che implica l’uso dell’immaginazione per creare suggestioni mentali vivide e dettagliate. Nella pratica del canto, la visualizzazione può essere un potente strumento per migliorare la voce, liberare l’espressività e connettersi emotivamente con il pubblico. In questo articolo, esploreremo l’importanza della visualizzazione nelle tecniche di canto convenzionale e canto armonico e come questa può portare i cantanti ad elevare i livelli di performance.
Creare un’immagine sonora:
La visualizzazione consente ai cantanti di creare un’immagine sonora nella loro mente. Immaginare il suono desiderato e un movimento ad esso associato, aiuta a modellare la voce e a ottenere un controllo più preciso sull’emissione vocale, un’immagine mentale di un movimento può aiutare a raggiungere una maggiore consapevolezza delle sensazioni fisiche coinvolte nel canto e migliorare l’emissione del suono.
Superare le difficoltà tecniche:
La visualizzazione può essere utilizzata per superare le difficoltà tecniche nel canto. Ad esempio, se un cantante sta affrontando un passaggio vocale difficile, può immaginare mentalmente un’immagine che rappresenta il superamento di quella sfida. Potrebbe visualizzare fluidità e sicurezza, oppure un movimento virtuale associato ad un suono specifico o ad una nota. Questa visualizzazione positiva può contribuire a migliorare la fiducia e a superare le limitazioni tecniche, consentendo al cantante di raggiungere una performance più fluida e sicura.
Allenare la memoria muscolare:
La visualizzazione è anche un modo efficace per allenare la memoria muscolare. Immaginare mentalmente l’esecuzione corretta di un passaggio vocale, immaginare un suono o un movimento o, stimola le stesse regioni cerebrali coinvolte nell’esecuzione fisica effettiva. Questo tipo di visualizzazione può aiutare i cantanti a migliorare la precisione, la coordinazione e la velocità del loro canto, poiché prepara il corpo e la mente a eseguire in modo ottimale.
Conclusioni:
Nelle tecniche di canto, la visualizzazione è un elemento potente che può portare i cantanti a livelli superiori di performance. Attraverso la creazione di immagini sonore, l’esplorazione dell’interpretazione emotiva, il superamento delle difficoltà tecniche e l’allenamento della memoria muscolare, la visualizzazione svolge un ruolo chiave nel plasmare la voce e la comunicazione dei cantanti.
Lorenzo Pierobon © 2023
Questo video del Prof. Carlo Ventura, che ringrazio sentitamente per la sua ricerca sul campo, illustra i meravigliosi meccanismi che sottendono alle attività artistiche, musicali e vocali, ancora una volta la Scienza restituisce dignità e rispetto a tutte le pratiche derivate da antiche conoscenze ed elevata consapevolezza. Proseguiamo senza indugio nelle nostre ricerche e nel nostro lavoro per permettere ad un numero sempre più elevato di persone di poter accedere a queste conoscenze.